Nymphaea (Ninfea)
La ninfea è considerata la regina del laghetto che in ogni giardino acquatico non può assolutamente mancare.
Questa pianta acquatica che appartenente alla famiglia delle Nymphaeaceae è stata venerata fin dall'antichità . La Ninfea è originaria del continente asiatico, ma è molto diffusa anche in Africa, in Nuova Guinea, in Europa e in Italia dove crescono alcune specie spontanee come la Nymphaea Alba che colonizza i nostri laghi naturali.
Dal 1880 ad oggi, grazie al contributo di numerosi ibridatori, si contano più di 400 differenti ninfee, fra specie, forme e varietà. Noi le possiamo suddividere in tropicali e rustiche.
La ninfea rustica è una pianta acquatica perenne particolarmente resistente in tutto il nostro territorio, che vive di preferenza nelle acque ferme o a lento decorso a differenza di quelle tropicali che richiedono acqua calda e temperature elevate tutto l’anno. La ninfea ha un apparato radicale che la ancora al fondale del lago alla profondità che varia da 20 a 200 cm. E’ caratterizzata da boccioli sommersi o anche galleggianti, i fiori sono molto vistosi, e sbocciano solo di giorno e in presenza del sole. Essi sono ermafroditi e assumono diverse tonalità di colori: dal bianco al giallo, dal rosa pastello al rosa intenso, dall'arancio al rosso carico, dal multicolore allo sfumato o striato (mentre alcune tropicali addirittura dall'azzurro al blu). Possiede fusti anch’essi sommersi ai quali sono attaccate foglie dure e lisce, dalla forma rotonda. La pianta produce bacche rotonde, di consistenza dura che al termine della fioritura si aprono e liberano i propri semi in acqua.
La moltiplicazione della Ninfea avviene principalmente per divisione del rizoma, da effettuare durante il periodo primaverile: Solitamente tale riproduzione viene fatta ogni tre anni circa così da avere una fioritura più abbondante. Il periodo di fioritura della maggior parte delle ninfee rustiche va da metà aprile fino alla fine di settembre. La Ninfea ha bisogno di un’esposizione in pieno sole o anche semi ombreggiata: tale collocazione è indispensabile per la fioritura poiché i fiori si aprono solo di giorno e in presenza di bel tempo.
Queste piante iniziano a vegetare da fine inverno, per poi aumentare notevolmente la vegetazione nei mesi caldi. Con l'arrivo del freddo la crescita rallenta fino a terminare alle prime gelate, ma le ninfee rustiche sono in grado di resistere all'inverno più rigido, a patto che il rizoma non resti a diretto contatto con il gelo. Le ninfee rustiche sono in grado di tollerare anche temperature di 15-20 gradi sotto lo zero, mentre le tropicali necessitano di temperature invernali minime di 10-15 gradi o più.
La Ninfea non è immune agli attacchi dei parassiti, in particolar modo dagli afidi: questi ultimi danneggiano i fiori che emergono dall’acqua. In presenza di infestazione, si consiglia di nebulizzare la pianta, spruzzandovi getti d’acqua così da scacciare i parassiti, ma nel caso in cui ciò non dovesse essere sufficiente, sarà opportuno servirsi di prodotti specifici, facilmente reperibili in commercio.
Le ninfee, in base alla loro dimensione, possono dividersi in: nane, piccole, medie, grandi. Proprio in base a questa suddivisione potremo facilmente trovare quella più adatta alle nostre esigenze. Per coltivare una ninfea nana ( la più piccola a un fiore della dimensione di un pollice) non occorre costruire un laghetto artificiale in giardino. Le piante acquatiche si possono coltivare anche in recipienti, vasi o vaschette. Ogni idea può essere valida per abbellire il tuo giardino o il tuo terrazzo. Se invece possiedi un lago naturale potrai sbizzarrirti con varietà grandi come la Nymphaea Attraction con fiori che possono raggiungere i 20 cm di diametro. Per una ninfea di medie dimensioni invece sarà sufficiente un contenitore con un diametro di 1 metro alto circa 40 cm. Naturalmente più grande sarà il contenitore e la profondità, e maggiore sarà lo sviluppo della pianta.
La presenza delle ninfee nei laghetti, oltre a scopo ornamentale, è indispensabile per ridurre ,grazie alle loro grandi foglie, il flusso luminoso sulla superficie del laghetto e minimizzare così la formazione di alghe unicellulari verdi La superficie di un laghetto naturale dovrebbe infatti essere coperta per il 60-70% da vegetazione. Inoltre le ninfee ossigenano il terreno di fondo e offrono riparo a pesci e altri animali presenti nel laghetto.